L’impatto ambientale della moda è innegabile. Studi diversi indicano l’industria tessile come la seconda o la quarta più inquinante al mondo: tra emissioni nocive, inquinamento delle acque, uso di sostanze tossiche, spreco di risorse, produzione di rifiuti e sfruttamento della manodopera. È fondamentale dare il proprio contributo cercando di ridurre l’impatto ambientale in questo settore, anche con piccole e semplici azioni alla portata di tutti. Oltre a comprare da marchi sostenibili, che non sempre hanno prezzi accessibili a tutti, ci sono diversi modi per rendere il proprio rapporto con la moda più ecologico ed etico. Basta seguire 6 regole, le 6 R della Moda Sostenibile per fare la differenza.
- Ridurre
- Ri-indossare
- Riparare
- Rivendere
- Riciclare
- Rent(noleggia)
Riduci
Rifiutare di continuare a far parte dell’infinito loop del consumismo è il primo passo per ridurre. Compriamo troppo, senza una ragione, perché costa poco, perché siamo di malumore o perché siamo di buon umore. Rispetto a venti anni fa si produce il 400% di vestiario in più. Un primo passo verso la riduzione è possibile acquistando indumenti funzionali e basici, cercando di fare acquisti tendendo in considerazione gli abbinamenti con il resto del guardaroba e le occasioni diverse in cui riusciremo a indossarli. Il concetto di ‘riduzione’ va applicato anche ai lavaggi in quanto ogni ciclo in lavatrice equivale a scarichi inquinanti e dispersione di microfibre sintetiche nell’ambiente.
Ri-indossa
Nel mondo l’utilizzo di un singolo capo si è ridotto del 36% rispetto a 15 anni fa. Indossiamo uno stesso vestito molte meno volte e lo gettiamo via ancora in buone condizioni. La scelta più ecologica in fatto di abbigliamento è già dentro il nostro armadio. Gli abiti, anche quelli low-cost, vanno impiegati il più possibile!
Ripara
Riattaccare i bottoni e cucire gli strappi è facile e fa la differenza per allungare la vita di ogni capo. Se un capo non ci piace proprio più, oppure non ci va bene la sua taglia, prima di buttarlo possiamo pensare a vari modi di riutilizzarlo. Regalandolo, se è in buone condizioni, donandolo in beneficienza oppure reinventandolo.
Rivendi
Sia per fare un po’ di soldi, sia per dare nuova vita alle cose che a noi sembrano brutte e inutili esistono siti come Vinted o mercatini. Molti luxury brand: il progetto Valentino Vintage, le iniziative di Jean-Paul Gaultier e Gucci Vault, e altri top brand, da Balenciaga a Jimmy Choo spingono l’acceleratore sulla moda circolare, che passa cioè di mano in mano.
Ricicla
Informati prima di gettare un tessuto nell’indifferenziata. Alcuni marchi raccolgono gli abiti usati perché ne ricavano fibre per nuovi capi e in molte città esistono centri di raccolta appositi.
Rent (noleggia)
E’ una possibilità molto spesso sottovalutata quella di indossare capi e accessori firmati senza sostenere un oneroso acquisto. Il noleggio di borse, abiti, giacche è una realtà che annovera firme importanti, e si rivela particolarmente utile quando si tratta di outfit per occasioni speciali, o capi che magari indosseremmo solo una volta nella vita e poi non tireremmo più fuori dall’armadio, come quelli da cerimonia.
La rivoluzione inizia dal tuo armadio!