LA VITA INVISIBILE DI ADDIE LA RUE

La vita invisibile di Addie La Rue… Lei sarà anche invisibile al mondo, ma la storia è indimenticabile. Addie ha 23 anni quando scappa dalla sua vita, nel piccolo paese francese di Villon, in cui la madre voleva costringerla a sposare un uomo che non amava. Per scappare si addentra nel bosco e invoca un dio, ma è già passato il tramonto e invece di una divinità benevola, invoca l’oscurità in persona e stringe un patto con Luc, che ha le sembianze del suo ragazzo ideale, tante volte disegnate col suo carboncino.

Addie pronuncia queste parole: “Non voglio appartenere a nessuno per sempre”. Bella filosofia, ma c’è un problema: se non appartieni a nessuno, significa che nessuno si ricorderà di te, poiché se una persona serba un tuo ricordo, in qualche modo le appartieni. Addie vivrà così 300 anni, tra rivoluzioni, guerre e anniversari con Luc, in cui il demone la catapultata sempre in posti diversi finché non incontra Henry, il primo uomo a ricordarsi di lei.

Non vi spoilero il finale, ma nel libro vi sono riflessioni davvero imponenti come quella sulle idee: Addie decide di essere ricordata attraverso le idee che lei dà ad artisti, cantanti e musicisti, perché un’idea, rispetto al ricordo, affonda radici e si diffonde tra gli uomini. Altro tema importante è quello del nome: non ti rendi conto di quanto questo sia importante finché non lo perdi.

Ed è vero: il nome è la tua identità, se lo perdi non sei nessuno, almeno nella società, ma appartieni solo a te stesso, sei un apolide senza patria, casa, famiglia, amici. Sembra quasi in queste riflessioni di vedere qualcosa di pirandelliano tanto che Addie rischia di diventare pazza.

Tra passioni, storia, intrighi, vediamo come l’autrice traccia la personalità di una figura fortissima psicologicamente, che ogni giorno deve iniziare daccapo, come se la sua vita fosse un eterno déjà-vu, ma che, nonostante ciò, crede ancora nell’amore e dopo 300 anni è ancora capace di stupirsi della meraviglia del mondo, di un cielo stellato, di un mare limpido, di un libro antico perché come dice una canzone, spesso non ci accorgiamo di quanto il mondo sia meraviglioso.

 

Una risposta.

  1. Imma ha detto:

    Un interessante articolo, brava!

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