È una serie prodotta da Netflix composta da tre stagioni.
Vi ricordate il cartone animato di Anna dai capelli rossi? Ecco dimenticatelo perché non è quella la vera storia della famosa orfanella, ma è quella della serie tv.
Anna è una bambina di 12 anni i cui genitori sono morti per una malattia quando aveva pochi mesi.
Da tutta la vita vive in un orfanotrofio e ha avuto nel corso degli anni spiacevoli situazioni in famiglie in cui faceva da bambinaia.
Un giorno viene chiamata perché due fratelli, Matthew e Mariella vogliono adottare un adolescente per aiutarli nella fattoria.
I due vorrebbero un maschio, ma quando vedono Anna, si affezionano in breve tempo e nonostante le remore di Mariella, decidono di tenerla.
Inizia così l’avventura di Anna ad Avonlia, dove inizia a frequentare la scuola e conosce la sua migliore amica Daiana.
Anna viene notata subito per il suo carattere ribelle, la sua intelligenza e la sua mente aperta. Ogni giorno cerca di combattere i pregiudizi di un paese di campagna ancora mentalmente gretto in cui le donne sono considerate come oggetto da donare a un futuro marito e viene guardata male se indossa dei pantaloni, le persone omosessuali non sono accettate e le persone di colore vivono distaccate dalla comunità bianca.
Anna infatti dà sfogo alle sue idee innovative come l’integrazione delle persone di colore o un ruolo maggiore delle donne in politica tramite la scrittura in cui si rifugia per sfuggire dai problemi della vita quotidiana. All’inizio subisce denigrazione e insulti a causa del suo stato di orfana, ma poi riesce ad affermarsi e diventa il punto di riferimento di tutti i ragazzi della sua scuola.
Non mancano ovviamente i sentimenti come l’amicizia e l’amore, né le incomprensioni sia tra ragazzi, ma soprattutto con il mondo degli adulti che non sono pronti ad accettare i cambiamenti che la nuova generazione vuole apportare.
Consiglio vivamente di guardare la serie perché ci fa capire quanto la natura sia straordinaria e piena di soprese, ma soprattutto quante cose ancora possiamo migliorare se solo decidiamo di fare la differenza.